26, 27 e 28 SETTEMBRE 2023 - ELEZIONI CPO 2023

Se vuoi garantire la parità, devi fare la differenza

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L’avvocatura di Milano a tutela del diritto di essere pari.
Martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28 settembre 2023 ore 9:00/13:00, presso la Sala Avvocati dell’Ordine (primo piano, atrio centrale, Palazzo di Giustizia di Milano).

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I colleghi al centro

I colleghi al centro per una rappresentanza che sia condivisione. Siamo e facciamo squadra: ecco perchè siamo convinti che anche i giovani debbano essere un motore primario di questo percorso.  Mettiamo in campo le idee, con la lungimiranza per renderle risultati.

Gestione, programmazione e strategia

Un Ordine concreto che guarda lontano

Il nuovo Consiglio costruirà la propria azione istituzionale sulle fondamenta del dialogo, del confronto e della condivisione, nella consapevolezza che i cambiamenti epocali indotti dall’evoluzione della società devono essere governati con capacità e competenza, non certo considerati un ostacolo alla tenuta del “Sistema Giustizia”.

Serve ripensare profondamente la professione nelle sue dinamiche quotidiane: fermi i principi fondamentali che sono connaturati alla funzione primaria dell’avvocato, è necessario misurarsi con il mutamento incessante della contemporaneità, che suggerisce forme di assistenza e consulenza adeguate al contesto sociale e imprenditoriale. Diventa pertanto essenziale puntare sulle migliori soluzioni per favorire l’aggregazione degli studi, la fiscalità sostenibile, le specializzazioni e le reti internazionali ma anche aprirsi al processo telematico, senza timore di esserne sopraffatti, ma pretendendo il funzionamento effettivo del sistema per garantire contraddittorio e difesa dei diritti. Per questo motivo, in un momento storico particolarmente complesso, una seria linea d’azione programmatica deve trovare il punto di equilibrio tra salvaguardia dei principi del giusto processo (anche nell’ottica dei rapporti con la magistratura), tutela economica e delle pari opportunità e innovazione.

Il nuovo Consiglio – nel quadro di una costante collaborazione all’interno dell’Unione Lombarda degli Ordini Forensi (ULOF) – consoliderà e rafforzerà la rappresentanza del Foro milanese a livello nazionale, favorendo una maggiore sinergia con tutte le istituzioni nazionali, attraverso incontri e confronti periodici, sui temi della Giustizia e dell’Avvocatura, con il Consiglio Nazionale Forense, con l’Organismo Congressuale Forense, con la Cassa Forense e con gli altri Ordini circondariali.

Il nuovo Consiglio lavorerà, nell’ambito delle proprie competenze, per rendere l’Ordine parte essenziale e integrante del tessuto istituzionale, professionale e imprenditoriale di Milano, un modello di riferimento al quale guardare, generando un senso di responsabilità e, insieme, entusiasmo del fare. L’idea di fondo che animerà l’azione consiliare è quella di intersecare le esperienze a beneficio della collettività, creando un legame saldo e diretto con i cittadini, anche attraverso iniziative culturali: la responsabilità sociale dell’Avvocatura che diventa responsabilità civile.

Il nuovo Consiglio proseguirà l’attività di supporto alle giovani generazioni di praticanti e Colleghi, curando il percorso formativo di accesso alla professione e adottando le migliori iniziative per sostenere l’avvio della carriera forense, prendendo atto dell’urgenza di delineare una disciplina per le collaborazioni rispettando autonomia e indipendenza, per gli aspetti economici dell’attività e per i profili più delicati della deontologia. L’Ordine lavorerà per prevedere forme concrete di agevolazione per i primi anni di iscrizione, al fine di contenere al massimo i costi iniziali, e per favorire l’accesso alla professione: oltre al tradizionale sistema online di domanda/offerta per i collaboratori, saranno organizzati OPEN DAY periodici per fornire occasioni di incontro tra Studi Legali e potenziali candidati. La Commissione Giovani, con il supporto di tutte le altre, assicurerà una formazione dedicata a tematiche di interesse trasversale e legate ai diversi profili di esercizio della professione, come la gestione dello stress, la creazione di mappe concettuali, l’organizzazione dello studio legale, la gestione della comunicazione sul web, i cui corsi vengono organizzati direttamente dalla Fondazione con cadenza annuale. Il nuovo Consiglio avvierà, inoltre, un confronto con le Università milanesi per istituire corsi di giurisprudenza in lingua straniera.

Il nuovo Consiglio sarà quotidianamente al fianco dei Colleghi di Milano, affinché il Tribunale esprima sempre la sua naturale dimensione di “casa” degli avvocati e della tutela dei diritti. L’azione dell’Ordine tenderà, negli obiettivi e nelle scelte, a difendere sempre il ruolo centrale dell’Avvocatura nel settore della Giustizia, garantendo un rapporto paritario di leale collaborazione con la Magistratura, anche attraverso la definizione di protocolli virtuosi, e un dialogo costante con i funzionari amministrativi e gli altri operatori. In questo senso, occorrerà rivedere il rapporto con le cancellerie e il personale di segreteria, al fine di ristabilire i normali equilibri pre-Covid e garantire il rispetto del tempo degli avvocati e dei loro collaboratori. Nelle dinamiche di analisi e intervento, sarà di grande ausilio la funzione del Consiglio giudiziario, dentro il quale gli avvocati potranno coltivare un confronto stabile con la magistratura per una migliore incidenza sulle modalità di esercizio della giurisdizione.

Il nuovo Consiglio proseguirà e amplierà l’attività di internazionalizzazione dell’Ordine, che rappresenterà sempre di più il vero valore aggiunto per il Foro di Milano, dotato di una naturale vocazione professionale verso l’estero: essere avvocati oggi, in una società in perenne evoluzione, significa dimostrare la capacità di competere anche fuori dai confini nazionali. Attraverso la CRINT, saranno consolidati i rapporti con gli Ordini e le Associazioni straniere per riaffermare, nei prossimi anni, il ruolo primario e l’impegno costante dell’Avvocatura milanese nello sviluppo internazionale della città, con l’organizzazione di eventi e scambi su scala mondiale.

Il nuovo Consiglio sosterrà con decisione la designazione di Milano quale sede “naturale” della sezione della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, che inizierà ad operare dal 1° giugno 2023: tale soluzione, già supportata dal Governo e da Regione Lombardia, rappresenta la scelta più coerente con l’Accordo istitutivo del TUB e consentirebbe al Foro ambrosiano di avviare un ulteriore percorso di crescita culturale e di competenze nel settore giustizia, con nuove specializzazioni e con enormi benefici per il comparto industriale ed economico nazionale.

Il nuovo Consiglio adotterà – per le proprie Commissioni – un sistema di responsabilità diffusa, funzionale a creare una forte, costante e proficua connessione con i Colleghi di Milano. Ogni Commissione sarà guidata da un Consigliere Referente, affiancato da un Collega Coordinatore, e lavorerà su due fronti: da un lato, avrà l’incarico di contribuire al piano dell’offerta formativa dell’Ordine; dall’altro, svolgerà la funzione essenziale di monitorare quotidianamente il proprio settore di riferimento della Giustizia, curando anche i rapporti con l’Autorità Giudiziaria, il personale amministrativo, i consulenti, gli altri operatori e gli enti. L’azione del nuovo Consiglio sarà diretta a razionalizzare l’attività delle Commissioni, ottimizzando la gestione di quelle esistenti, con la creazione di specifiche sottocommissioni, e creandone nuove che possano rispondere alle esigenze del Foro, in particolare nell’ambito dei rapporti istituzionali, della previdenza e dell’assistenza, del monitoraggio legislativo e giurisprudenziale, dei fondi nazionali ed europei, della privacy, del commercio internazionale e del Made in Italy, delle tecnologie e dell’organizzazione degli studi legali.

Il nuovo Consiglio punterà su una formazione di qualità che costituisca solida base per i settori del diritto, ma sappia anche intersecare le altre discipline e valorizzare le competenze funzionali alla gestione organizzativa e alla crescita economica degli studi legali. La Scuola Forense dell’Ordine svolgerà un ruolo centrale di promozione e di coordinamento, avvalendosi dell’esperienza dei Consiglieri e della guida di un Direttivo che – insieme al nuovo Comitato Scientifico, composto da docenti universitari e avvocati del Foro – dovrà sovrintendere al piano dell’offerta formativa, con una proposta ampia e differenziata di eventi gratuiti. La formazione professionale continuerà a prevede l’organizzazione di corsi di perfezionamento (via webinar), seminari di approfondimento, convegni e momenti dialettici di studio a garanzia della valorizzazione e della riqualificazione del ruolo dell’avvocato. In questa prospettiva, ogni Commissione dovrà predisporre un progetto intenso che sappia aprire nuove strade professionali ai Colleghi di Milano e verrà costituito un apposito Gruppo di Lavoro interdisciplinare per l’aggiornamento legislativo e giurisprudenziale, con il compito di proporre eventi formativi e tempestive occasioni di confronto rispetto a interventi che incidano nelle diverse materie del diritto e della professione.

Il nuovo Consiglio si occuperà di snellire e agevolare le istanze di specializzazione e soprattutto di consolidare e accrescere le opportunità di specializzazione dei Colleghi del Foro milanese, anche attraverso la costante e sinergica collaborazione con le Università.

Il nuovo Consiglio si impegnerà concretamente nell’affiancare i Colleghi nell’attività di creazione, sviluppo e tutela del valore professionale degli studi legali milanesi, nell’ottica di supportare gli interventi necessari alla sua realizzazione. 

Il nuovo Consiglio opererà per assicurare un effettivo esercizio della professione nel rispetto dei canoni deontologici, sia con i pareri resi ai Colleghi su fattispecie generali, sia attraverso un’intensa attività formativa finalizzata ad approfondire la normativa del Codice deontologico e della legge professionale, delineandone le applicazioni pratiche. L’Ordine si impegnerà, in questo modo, a diffondere la cultura della serietà e del rigore professionale – nei rapporti con i Colleghi, con i clienti e con tutti gli operatori della Giustizia – secondo la tradizione del Foro milanese.

Il nuovo Consiglio difenderà e diffonderà la cultura del giusto processo, in ogni sua declinazione, attraverso periodiche attività formative e iniziative a sostegno dei principi costituzionali, nell’ottica della tutela generale del diritto di difesa, nonché – nel processo penale – della presunzione di innocenza dell’imputato e delle garanzie del contraddittorio.

Il nuovo Consiglio renderà concreta, in ogni sua forma, la funzione sociale dell’avvocatura, essenza e ragione stessa della professione forense, per la democrazia e la tutela dei diritti fondamentali, promuovendo iniziative e attività formative, valorizzando il nesso con la collettività e potenziando anche il sistema di sportelli per la cittadinanza e, in generale, gli interventi in favore dei soggetti deboli.

Il nuovo Consiglio – attraverso un Gruppo di Lavoro dedicato – vigilerà sulla corretta applicazione della normativa sul giusto compenso per l’attività professionale resa dai Colleghi, se necessario anche attraverso iniziative giudiziarie ai fini della piena tutela del principio di diritto: l’equità del compenso è un valore fondamentale per l’intera Avvocatura e deve essere garantito con determinazione, visione e capacità di incidere.

Il nuovo Consiglio opererà quotidianamente per tutelare l’istituto del patrocinio a spese dello Stato, impegnandosi, per quanto di propria competenza, a contribuire alla riduzione dei tempi di liquidazione delle parcelle e rinnovando accordi efficaci con gli uffici giudiziari per l’adeguamento dei compensi.

Il nuovo Consiglio sosterrà l’istituto della difesa d’ufficio, ottimizzando le procedure di iscrizione e la permanenza nell’elenco nazionale, allo scopo di assicurare sempre la qualità delle prestazioni.

Il nuovo Consiglio manterrà fermo il presidio istituzionale a garanzia della corretta applicazione delle forme di intelligenza artificiale e, in generale, delle nuove tecnologie in ambito giudiziario. La dimensione contemporanea della professione, che vede già operativi sistemi efficaci di analisi dei dati del contenzioso e strumenti avanzati di ricerca giurisprudenziale e normativa, deve poter beneficiare dei progressi della società, ma sempre in coerenza con un assetto ordinamentale che, nel rispetto dei principi dello Stato di diritto, non ammetta una giurisdizione meccanicistica, con l’introduzione di decisioni totalmente automatizzate.

Il nuovo Consiglio, accanto all’azione costante a tutela del processo ordinario, seguirà il percorso di diffusione degli strumenti di giustizia consensuale, che consentono agli avvocati di svolgere una funzione professionale fondamentale anche nelle procedure parallele al contenzioso ordinario, maturando ulteriori e specifiche competenze: in quest’ottica, manterrà un ruolo centrale l’Organismo di Conciliazione Forense, con l’eccellente “squadra” dei mediatori, e verrà fortemente valorizzata la Camera Arbitrale dell’Ordine, affinché diventi la sede per una risoluzione alternativa delle controversie, capace di garantire rapidità, specializzazione ed efficacia del risultato.

Il nuovo Consiglio valorizzerà ancor di più il servizio di consulenza dedicato ad avvocati, praticanti iscritti, avvocati in pensione (ed eredi) che garantisce orientamento e assistenza nei loro rapporti con la Cassa Forense, dall’iscrizione alle simulazioni previdenziali, fungendo da supporto per le pratiche pensionistiche e per quelle di assistenza, anche per i pensionati attivi, come punto di contatto tra gli iscritti all’Ordine e gli uffici della Cassa Forense stessa, con l’ausilio dei Delegati milanesi.

Il nuovo Consiglio percorrerà convintamente la via della solidarietà e del sostegno agli avvocati in difficoltà, attraverso servizi e azioni di supporto concreto, anche mediante convenzioni con istituzioni ed enti pubblici e privati. Tra le iniziative da mettere in campo: uno sportello di assistenza, operativo con vari team di colleghi, che possa diventare un’occasione di dialogo e di collaborazione e un servizio di supporto psicologico per chi vive un momento di crisi legato alla professione.